Il tartufo è un fungo che vive e si sviluppa sotto terra. Ha la forma di un tubero e si trova di solito accanto alle radici di piante come il nocciolo, la quercia e il pioppo.
Vivendo in simbiosi con questi alberi, è costituito in gran parte da acqua, fibre e sali minerali.
La massa carnosa è detta “gleba” mentre la corteccia è il “peridio”. Il terreno in cui vive influisce anche sulla forma: sferica in caso terra morbida, più irregolare in caso di pietre e radici. La crescita di un tartufo è da considerarsi anche un buon segnale per l’ambiente: lo si trova infatti solo in zone prive di inquinamento.
Esistono molte specie di tartufo, che si distinguono anche per i differenti periodi di raccolta.
Le più famose sono:
- Tartufo Bianco Pregiato, conosciuto come tartufo bianco d’Alba (raccolta da settembre a gennaio)
- Tartufo Nero Pregiato o Tartufo nero invernale, tipico della zona di Norcia-Spoleto (raccolta da novembre a metà marzo)
- Tartufo Nero Estivo o Scorzone (raccolta da maggio a dicembre)
E’ un alimento particolarmente ricco di proteine e povero di grassi.
Grazie all’apporto di magnesio, calcio, potassio e antiossidanti naturali agisce contro l’invecchiamento e i radicali liberi. Lo si può utilizzare in cucina per le preparazioni più diverse, dagli antipasti ai dolci. È importante conservarlo in frigo, avvolto nella carta assorbente – che deve rimanere sempre asciutta - e chiuso in un contenitore di vetro.
Va però consumato entro 4/5 giorni.
Fino al 24 novembre ad Alba è in programma la “Fiera Internazionale del tartufo Bianco”, la manifestazione più importante al mondo dedicata al “Tuber magnatum Pico”